
Passato il ponte ed iniziata la salita lungo la stretta valle che porta all’agglomerato di Morgen subito un senso quasi angoscioso di solitudine riempie l’aria.
Nessun rumore, nemmeno un isolato cinguettio, non un lontano rombo di motore o altro segno di presenza umana. Solo una cappa di inquietante silenzio.

Ed ecco che, poco prima di raggiungere Morgen, Cane si blocca. Annusa l’aria, si irrigidisce. Il pelo sul dorso si rizza e un ringhio profondo gli esce tra i denti per trasformarsi in un ruggito potente. Finalmente anche io capisco: lupi! E poco coraggiosamente obbligo Cane a una veloce ritirata. Raggiungeremo Morgen un’altra volta.